Museo Diffuso, Torino
Istoreto
April 21, 2005
L’allestimento, realizzato nei locali seminterrati del Palazzo dei Quartieri Militari di Filippo Juvarra, si basa interamente sull’utilizzo di tecnologie interattive e sulla creazione di ambienti audio-video fortemente evocativi.
Il particolare uso dell’interattività e l’elaborazione del materiale visivo e sonoro permette di avvicinare il visitatore su un livello emozionale ma anche di fornirgli in maniera nuova e affascinante una grande quantità di informazioni e di importanti approfondimenti.
Grazie alle tecnologie interattive il visitatore intraprende un viaggio nel tempo e nelle storia di Torino delle leggi razziali (1938) all’entrata in vigore della nuova Costituzione Repubblicana (1948).
Nei locali seminterrati, un’ipotetica rete metropolitana, disegnata sul pavimento, propone le linee tematiche scelte per questo viaggio: vivere il quotidiano, vivere sotto le bombe, vivere sotto il regime, vivere sotto l’occupazione.
Ogni capolinea è caratterizzato da una videoproiezione e da due ritratti-interviste interattive.
Le linee metropolitane confluiscono nella sala principale in cui si trova un grande tavolo interattivo. Sulla superficie del tavolo, distribuiti lungo le linee della metropolitana e in corrispondenza delle fermate, sono disposti documenti, fogli, cartoline, fotografie, mappe. Gli oggetti, inizialmente bianchi e muti prendono vita appena sfiorati e animati dalle videoproiezioni raccontano la storia dei luoghi di Torino.
La visita prosegue nel rifugio antiaereo, situato a 12 metri sottoterra, in cui un’installazione sonora ricrea l’atmosfera della città durante i bombardamenti mentre le voci dei testimoni ricordano frammenti di vita vissuti in quei drammatici momenti.
L’ultimo capolinea, vivere liberi, propone quattro ritratti-interviste che descrivono le delicate e controverse fasi successive alla Liberazione.
Prima di risalire verso l’uscita, un’ultima videoinstallazione interattiva vivere la Costituzione invita a riflettere sui diritti di cittadinanza e sull’esercizio degli stessi nella realtà contemporanea. Un suggestivo gioco di specchi mette a confronto il visitatore con se stesso e con i concetti fondamentali della Costituzione: l’immagine riflessa dei visitatori si sovrappone a quella di attori che interpretano citazioni e riflessioni di chi ha vissuto e scritto la Costituzione.